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Cos'è l'affisso e come si ottiene 
 
in Italia per registrare l'affisso bisogna seguire alcune regole. 
 
Per presentare domanda di concessione di affisso il richiedente dovrà: 
 
  • risultare proprietario da almeno un anno di 2 fattrici della medesima razza ed iscritte al Libro Genealogico;  
  • aver prodotto e iscritto al Libro Genealogico 2 cucciolate, della stessa razza delle fattrici di cui al punto a), nate almeno un anno prima della richiesta di affisso;  
  • aver partecipato a manifestazioni a carattere nazionale ed internazionale riconosciute dall’ENCI conseguendo, con i propri soggetti, qualifiche di almeno Molto Buono.  
  • Alla domanda di affisso dovranno essere allegati: 
  • fotocopie dei certificati genealogici delle fattrici e dei soggetti di proprietà del richiedente che hanno partecipato alle manifestazioni ed hanno conseguito le qualifiche richieste;  
  • fotocopie dei libretti delle qualifiche dei soggetti di proprietà del richiedente con l’indicazione della manifestazione in cui le stesse sono state acquisite;  
  • importo di € 625,82 (€ 600,00 per omologazione affisso e € 25,82 per Libro di Allevamento che verrà inviato a parte).Per la richiesta di affisso in società l’importo da versare in più per ogni persona oltre la prima è di € 300,00.   
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    Proprio a causa di queste regole le prime cucciolate di tutti gli allevatori italiani sono senza affisso. Nel tempo questi cani diventano difficilmente riconducibili all'allevatore.  
    In tutta europa l'affisso viene concesso fin dalla prima cucciolata, è requisito necessario per poter allevare ed è il modo più  semplice per dare un "cognome" ai nostri cani. 
    Ottobre 2010: da poco le regole sono cambiate 
    Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con D.M. 6988 del 26.3.2010, ha approvato il nuovo Regolamento Affissi in conformità a quanto deliberato dalla Commissione Tecnica Centrale dell' 11.11.2009 e dal Consiglio Direttivo del 30.11.2009 
    Per presentare domanda di concessione di affisso in Italia il richiedente dovrà: 
    risultare proprietario di almeno 2 fattrici della medesima razza;  
    aver prodotto e iscritto al libro genealogico italiano almeno 2 cucciolate, della stessa razza delle fattrici di cui al punto a);   
    non aver subito condanne o non aver un procedimento in corso per reati a tutela del sentimento per gli animali, in merito all’attività di allevamento svolta o al commercio di cani;  
    aver sottoscritto il codice etico dell’allevatore di cani;  
    essere residente in Italia.  
    Alla domanda di affisso dovranno essere allegati: 
    certificato di residenza;  
    fotocopia dei certificati genealogici delle fattrici del richiedente;  
    codice etico dell’allevatori di cani sottoscritto;  
    Importo di EUR 600,00 per l’ottenimento di un affisso individuale. In caso di affisso in società l’importo da versare è di EUR 600,00 + 300,00 per ogni socio in più. 
    AFFISSI, IL PERCHE' DI UNA DECISIONE  
    Il Consiglio Direttivo dell’ENCI nella seduta del 30.11.2009 ha deliberato la proposta di modifica del Regolamento Affissi, approvata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con DM n. 6988 del 26/3/2010.In virtù delle modifiche apportate rispetto alle vecchie norme, la richiesta di un affisso riconosciuto ENCI – FCI, non passa preliminarmente per l’acquisizione di risultati in verifiche zootecniche. Pertanto, tutti coloro che intendano allevare in modo serio, avranno la possibilità di dare da subito un proprio identificativo all’allevamento, che nel tempo, può diventare o meno, anche un marchio di qualità. Le ragioni di questa decisione, risiedono proprio nel dare la possibilità anche a quanti si avvicinano all’allevamento di avere un proprio identificativo, cosi come accade in numerosi paesi aderenti alla FCI. Anche in considerazione del fatto che l’allevamento italiano si contraddistingue per essere tra i più rappresentativi nel mondo, si offre l’opportunità ai nostri allevatori di contraddistinguere, sin da subito, i propri soggetti allevati.E’ opportuno precisare che il rilascio dell’affisso da parte dell’ENCI non corrisponde all’automatico riconoscimento del ruolo di allevatore. Pertanto si rende necessario che ogni titolare di affisso conosca le norme base che regolano l’iscrizione al Libro genealogico, dal Disciplinare del Libro genealogico del cane di razza (approvato con D.M. n. 21095 del 5/2/1996 successivamente modificato con D.M. n. 22383 del 3/6/2003) alle Norme Tecniche del Libro genealogico del cane di razza (approvate con D.M. n. 21203 del 8/3/2005). Inoltre l’assegnazione di un affisso non identifica il riconoscimento giuridico dell’allevatore né tantomeno definisce il suo regime d’impresa. Per quanto concerne il nuovo Regolamento Affissi rimane invariata la definizione dell’art.1, secondo cui “per affisso si intende la denominazione di un allevamento destinato a distinguerne i prodotti. Esso precede o segue il nome di un cane proveniente da una fattrice della quale il titolare dell’affisso risulta proprietario”. All’art. 2 si precisa che la richiesta per l’ottenimento dell’affisso, che potrà ancora essere inoltrata all’ENCI sia in forma individuale che societaria, è subordinata alla verifica della proprietà di due fattrici della medesima razza e di due cucciolate regolarmente registrate nel Libro genealogico. La modifica del Regolamento Affissi rimane uno dei primi passi verso la rivisitazione della normativa vigente che l’ENCI vuole intraprendere in termini di omogeneità, partecipazione e trasparenza, intese come priorità essenziali per una sua più efficace e corretta applicazione. Inoltre i tempi richiedono una semplificazione amministrativa che renda chiaro, facile, comprensibile e snello, il funzionamento del nostro Ente.  
    Il Consigliere ENCIDino Muto 
     
    Quello che è cambiato è che bisogna solo aver prodotto due cucciolate con le due fattrici di proprietà, non bisogna più presentare le qualifiche dei soggetti prodotti e quindi rimane il fatto che le prime cucciolate vengono prodotte senza affisso, unico cambiamento è che non bisogna più aspettare un anno dall'ultima cucciolata prodotta per fare richiesta.